Il Miur ha definitivamente inserito gli alunni “plusdotati” tra gli alunni con bisogni educativi speciali BES. Una scelta che finalmente permette alle scuole di stilare piani di studio ad hoc, in grado di valorizzare il loro talento eliminando qualsiasi forma di emarginazione.
BES – L’intelligenza e alto potenziale
Nelle nostre scuole, circa il 10% degli studenti viene indicato come plusdotato o con un potenziale cognitivo molto alto.
Ma cosa s’intende?
Si tratta di studenti con doti intellettuali superiori alla media, con capacità di apprendimento estremamente spiccate.
Gli studenti plusdotati, sono ragazzi dalle caratteristiche molto particolari, proprio per questo tendono a mostrare difficoltà nell’inserimento scolastico. Possedere un diverso tipo di intelligenza, nel loro caso, non coincide sempre con l’essere ben inseriti nell’ambiente scolastico.
Come riconoscere un alunno plusdotato
Diversi indizi posso essere raccolti anche dagli insegnanti, durante il proprio lavoro in classe. Un ragazzo plusdotato, presenta una spiccata curiosità tempestando maestri e professori di mille domande. E’ un attento osservatore, dall’ottima memoria e fortemente autocritico. Sotto molti punti di vista, esprime un’innata sensibilità.
Si tratta della sua più grande forza, ma anche della sua più grande debolezza.
Se non adeguatamente affiancato e coinvolto, lo studente può ritrovarsi a vivere una condizione di disagio molto forte, portando ad isolarsi e a nascondere la sua intelligenza per omologarsi agli altri.
BES – I bisogni educativi speciali
Da quanto detto, dunque, emerge la necessità di dedicare agli alunni plusdotati un’ attenzione particolare, per mantenere viva la loro voglia di produttività, senza incorrere in atteggiamenti dannosi.
Da diversi anni, le famiglie di questi ragazzi lottano affinchè i loro figli vengano riconosciuti come portatori di bisogni educativi speciali, quelle che nel mondo scuola, vengono definiti come BES.
Con la nota 562 del 3 aprile 2019 è stata qualificata come corretta la prassi seguita nelle scuole, inserendo gli alunni plusdotati nell’elenco dei BES.
Hanno diritto a piani di studio personalizzati, che gli consentano finalmente di esprimersi al meglio.
Grazie a questa qualifica, le scuole possono personalizzare ad hoc l’approccio all’apprendimento di ogni singolo alunno, valorizzando lo stile ed il carattere individuale di ogni alunno, secondo il principio della responsabilità educativa.
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